Stagione: 1988-1989

Marco Lamperti

Marco Lamperti arriva a Reggio Emilia nella stagione 1987-1988 con il difficile compito di sostituire Piero Montecchi nel frattempo trasferitosi alla corte di Dan Peterson all’Olimpia Milano. Lamperti è espressione del vivaio delle scarpette rosse, (con cui vince 2 scudetti 1981-1982 e 1984-1985) e considerato un grande promessa del basket italiano. A Milano però non riesce a sfondare a causa di dissapori con coach Peterson che lo accusa di essere troppo duro in allenamento nei confronti del suo pupillo Mike D’Antoni. Per questo motivo verrà ceduto a Forlì nel 1986 per poi approdare la stagione successiva a Reggio. Il suo primo anno in biancorosso è un trionfo e sotto la guida di Pasini conquista la promozione in A1, come il suo predecessore è un play forte fisicamente, grande agonista, ottimo realizzatore ma meno passatore del “papero”. In maglia biancorossa giocherà per 6 stagioni consecutive collezionando 192 presenze e segnando 10,9 punti a partita tra A1 e A2 conquistando due promozioni (1987-1988 con Pasini e 1992-1993 con Bernardi) ma anche una retrocessione. Dopo l’esperienza reggiana Lamperti si trasferisce a Roma dove giocherà una stagione per poi chiudere la carriera l’anno successivo ad Arese.

Roosevelt Bouie

Rosevelt Bouie è il primo straniero in assoluto ingaggiato dalle Cantine Riunite nella stagione 1982-1983, serie A2 con la squadra al debutto tra i professionisti. Il lungo americano proviene da due stagioni a Pesaro con cui, l’anno precedente l’approdo in Emilia, aveva giocato la finale scudetto persa di 1 punto conto Milano. Tra i marchigiani alcuni lo rimpiangeranno ma altri lo appellano col nomignolo “Bouie pesto”.  A Reggio rimarrà per 7 stagioni (234 presenze) risultando uno dei più forti giocatori ad aver indossato la canotta biancorossa (unico a fine carriera con una media in doppia doppia punti-rimbalzi). Nel ricordo dei reggiani oltre alle imprese sul campo di Rosevaldo, soprannome affibbiatogli da Nino Pellacani e Orazio Rustichelli dopo la visione del film Fantozzi, ricorderanno anche la bici dal sellino ad altezze vertiginose, il fuoristrada con targa americana e le interruzioni di gioco causate dalla perdita di una lente a contatto. A fine carriera Bouie continuerà a vivere a Reggio per alcuni anni, come è capitato a numerosi giocatori passati dalla città del tricolore e rimasti ammaliati dal buon vivere della città.

Rudolph Hackett

Hackett arriva a Reggio Emilia assieme a Bouie nel primo anno di serie A della squadra reggiana, stagione 1982/1983 e come il suo compagno di squadra viene dall’università di Syracuse ma, rispetto a al lungo di Kendall, Hackett ha alle spalle anche una breve militanza nelle due massime leghe professionistiche americane ABA e NBA. Quando approda alla Pallacanestro Reggiana Rudy ha già alle spalle 3 anni di campionato italiano, due stagioni a Forlì e una a Livorno sponda Libertas. Nella Pallacanestro Reggiana l’americano disputerà 2 campionati (entrambi in serie A2) collezionando 60 presenze alla media di 15,8 punti a partita. Nella stagione 88-89 Hackett farà una breve riapparizione a Reggio per 3 partite in sostituzione del fuggitivo Louis Orr prima dell’arrivo del sostituto ufficiale Kannard Johnson.